Gallinella d'acqua

Nome scientifico

Gallinula chloropus

Classificazione

Uccelli, Gruiformes

Grado di minaccia

Minor preoccupazione (LC)

Dove vive

è diffusa in Europa, Africa e Asia

Gallinula chloropus

Uccelli, Gruiformes

Minor preoccupazione (LC)

è diffusa in Europa, Africa e Asia

Chi e'

La Gallinella d’acqua frequenta ambienti acquatici di diverse dimensioni stagnanti o a corso lento, con vegetazione ai bordi. I nidi vengono costruiti nella vegetazione delle rive e i piccoli sono nidifughi, ovvero abbandonano il nido appena nati seguendo gli adulti in acqua.

La Gallinella d’acqua si nutre di insetti acquatici, piccoli pesci, crostacei molluschi e germogli. Nei nidi vengono deposte 5-10 uova, che vengono covate per più di 20 giorni. I maschi sono territoriali e in primavera non è difficile osservare accese dispute rappresentate da inseguimenti in acqua e scontri, finalizzati a marcare il territorio.

A Milano la Gallinella d’acqua frequenta gli ambienti acquatici dei principali ambienti acquatici anche in centro (Parco Sempione, Giardini Montanelli) e i navigli.

Cause di minaccia e stato di protezione

Sebbene sia una specie altamente adattabile, le popolazioni europee di Gallinella d’acqua sono considerate in declino, a causa principalmente delle trasformazioni ambientali degli ambienti acquatici, del taglio della vegetazione delle rive e dell’inquinamento ambientale. La specie è cacciabile e sul lungo periodo questo potrebbe diventare un fattore di minaccia per le popolazioni della specie. Attualmente è considerata a “minor rischio” (LC) dalle Liste Rosse degli uccelli minacciati in Italia e in Europa.

Come riconoscerla

La Gallinella d’acqua ha un caratteristico becco che negli adulti è di colore rosso con la punta gialla, zampe verdastre e un corpo dal piumaggio scuro attraversato da una striatura bianca con un caratteristico sottocoda bianco.

Perche' vogliamo monitorarla

La Gallinella d’acqua frequenta gli ambienti acquatici cittadini. La presenza della specie in periodo riproduttivo, là dove si riesca a documentarne il successo riproduttivo (presenza di piccoli che seguono gli adulti) può fornire informazioni sulla qualità degli ambienti acquatici urbani, specie se la presenza della specie è accertata insieme ad altre specie rilevabili da osservatori più esperti (es. Folaga, Tuffetto, Svasso maggiore).

Quando e come cercarla

La presenza delle due specie va monitorata nel corso dell’anno per valutare l’uso degli ambienti acquatici nelle diverse stagioni. I nidi possono essere rilevati da aprile a settembre.

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