PROGETTO NATURA ONLUS
Il Gufo comune

Nome scientifico
Asio otus
Classificazione
Uccelli, Strigidi
Grado di minaccia
Minor preoccupazione (LC)
Dove vive
Europa, Asia e Nord America.
- Nome scientifico
Asio otus
- Classificazione
Uccelli, Strigidi
- Grado di minaccia
Minor preoccupazione (LC)
- Dove vive
Europa, Asia e Nord America
Chi e'
Il Gufo comune (Asio otus) è un rapace notturno specializzato a nutrirsi prevalentemente di micromammiferi, quali roditori o toporagni. Come tutti i rapaci notturni ha succhi gastrici deboli non in grado di sciogliere ossa e denti e per questo motivo, dato che ingoia le prede intere, rigurgita le parti indigerite in pallottole di pelo riportanti denti e mandibole chiamate borre. Le borre sono una fonte di inestimabile valore per lo studio della dieta dei rapaci notturni, grazie alla possibilità di analizzare le mandibole e di risalire alla specie predata. La specie nidifica dagli ambienti di pianura fino alla media montagna deponendo le uova in nidi costruiti per lo più su alberi, da altre specie quali la Cornacchia grigia.
In inverno i gufi comuni passano il giorno in dormitori collettivi, chiamati roost, sonnecchiando in attesa del tramonto quando partono per la caccia. A Milano è nota la presenza di un dormitorio nella zona di via Ripamonti, che nell’inverno del 1996 -1997 è stato intensamente studiato da un gruppo di giovani ornitologi guidati dal presidente di Progetto Natura Onlus.
Questo roost con un massimo di 70 individui osservati, si è rivelato il più numeroso in Italia e questa eccezionalità è stata spiegata con la dieta che, come adattamento all’ambiente urbano, era specializzata su individui giovani di Ratto (Rattus norvegicus), rappresentando per la specie un indubbio vantaggio dal punto di vista energetico. Da qualche anno presso il dormitorio le presenze di gufi si sono molto rarefatte.
Cause di minaccia e stato di protezione
Il Gufo comune è considerato a “minor rischio” (LC) dalle Liste Rosse degli uccelli minacciati in Italia e in Europa. Le principali minacce per la specie sono rappresentate dall’impatto con il traffico veicolare e dall’uso di rodenticidi anticoagulanti per il contrasto ai roditori che accumulandosi nell’organismo del predatore, lo possono portare alla morte. Negli ambienti urbani le minacce sono rappresentate, nel periodo invernale, dal taglio degli alberi utilizzati per il dormitorio e il disturbo diretto.
I Gufi comuni, come gli altri rapaci notturni, sono in grado di abbandonare il nido prima di saper volare ma sono comunque seguiti e nutriti dagli adulti. Qualora si trovasse un piccolo di rapace notturno è importante non raccoglierlo a meno che non si trovi in pericolo di vita.
Come riconoscerlo
Il Gufo comune è inconfondibile per i tipici ciuffi auricolari che drizza quando è allarmato e, sebbene assomiglino a delle orecchie, sono solo dei ciuffi di piume utilizzati dalla specie per comunicare le emozioni di paura e stress. Il piumaggio ha un colore marrone mimetico e, come tutti i rapaci notturni presenta la tipica faccia da gufo, con gli occhi posizionati in posizione centrale e i tipici dischi facciali.

Perche' vogliamo monitorarlo
Sebbene la specie sia molto schiva in natura e difficile da osservare, in città una volta individuato un roost, è possibile osservare facilmente i gufi durante il giorno, stando solo attenti a non avvicinarsi troppo per non disturbarli. Dato il fascino che i gufi esercitano sull’uomo essi svolgono un ruolo di specie carismatiche, attraverso le quali è possibile veicolare i temi della conservazione della biodiversità in generale e negli ambienti urbani in generale. I gufi svolgono inoltre un importante ruolo di contenimento delle popolazioni di roditori, del ratto in particolare negli ambienti urbani.
Per poter tutelare la specie è necessario individuare i dormitori. I dati richiesti sono la georeferenziazione dei roost e, se possibile, il numero di gufi osservati.


L’immagine mostra delle borre di Gufo comune, ovvero i rigurgiti costituiti dal materiale organico delle prede dei gufi che non è stato digerito (e. penne, peli, artigli, ossa).
Il terreno cosparso di borre di rapaci notturni (come i gufi) rivela i loro rifugi, perchè essi di solito sostano negli stessi luoghi in cui dormono per digerire. Un gufo può divorare tre o quattro topi per notte ed emettere due borre al giorno. Sono sempre formate da ossa miste a peli che rivelano il tipo di cibo.
Quando e come cercarla
I dormitori diurni sono da ricercare tra dicembre e febbraio. Le piante utilizzate sono sia sempreverdi (conifere e magnolie) che latifoglie che in inverno non hanno le foglie e facilitano le osservazioni. Le piante possono essere localizzate in giardini privati o condominiali o vialetti pedonali o, spesso, nei giardini delle scuole. Per individuare la presenza dei gufi posati su sempreverdi, si suggerisce di osservare alla base la presenza delle borre e delle deiezioni che sono liquide e bianche.
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