Il Picchio rosso maggiore e il Picchio verde

Chi sono

I picchi sono uccelli altamente adattati alla vita arboricola, ma a differenza delle altre specie di uccelli che degli alberi utilizzano per lo più le chiome, la loro nicchia ecologica è rappresentata dai tronchi, dove scavano i nidi e ricercano il cibo.

Le dite opposte, disposte due avanti e due indietro, le penne della coda rigide che funzionano come base di appoggio durante le operazioni di scavo dei tronchi e una muscolatura della testa particolarmente sviluppata per proteggerla dai colpi, permettono ai picchi di sfruttare al meglio questi ambienti verticali.

I picchi svolgono un importante ruolo ecologico nei boschi. Sono infatti gli unici uccelli in grado, per nidificare, di scavare dei buchi negli alberi che, negli anni successivi, verranno utilizzati da numerose specie che utilizzano i nidi, per riprodursi o ripararsi, ma che non sono in grado di scavarseli da soli.

Il Picchio rosso maggiore (Dendrocopus major) è il più comune tra i picchi italiani e frequenta per nidificare sia i boschi naturali che i pioppeti o i filari degli alberi in campagna. Si nutre di larve di insetti che vivono sotto la corteccia, che raggiunge scavando dei buchi nei tronchi. Il Picchio verde (Picus viridis) frequenta gli ambienti di margine tra il bosco e i prati dove a differenza delle altre specie, ricerca il cibo a terra, rappresentato per lo più da formiche.

Entrambe le specie sono acquisizioni abbastanza recenti per la città di Milano, le prime segnalazioni risalgono agli anni 2000. Oggi sono presenti nei principali parchi urbani, con il Picchio rosso maggiore che si spinge fino nei parchi del centro.

Cause di minaccia e stato di protezione

Le specie di picchi meno adattati alle condizioni di foreste mature e più adattabili, hanno beneficiato negli ultimi decenni dell’aumento della superficie dei boschi e hanno in certi casi incrementato lo stato delle popolazioni e il loro areale. Il Picchio rosso maggiore, sebbene sia considerato a “minor rischio” (LC) dalla Lista Rossa italiana (2019) ed Europea (2021) è in diminuzione in Europa a causa di una gestione non sostenibile delle risorse forestali. Il Picchio verde è invece considerato a “minor rischio” (LC) con popolazioni europee stabili.

Come riconoscerli

Il Picchio rosso maggiore si riconosce per un piumaggio bianco e nero e un sottocoda rosso. Il maschio ha la nuca rossa, la femmina ha assenza di rosso sul capo mentre i giovani hanno rosso tutto il vertice della testa. Il Picchio verde ha una colorazione verde sul dorso e grigio-verde nelle parti inferiori. Il vertice della testa di entrambi i sessi è rosso. Il maschio presenta un mustacchio rosso bordato di nero mentre nella femmina il mustacchio è nero. Il volo è ondulato. I picchi marcano il territorio con un tipico tambureggiamento prodotto con rapidi colpi di becco contro alberi cavi che possano fare da cassa di risonanza o, negli ambienti urbani anche pali della luce o antenne.

Perche' vogliamo monitorarli

I picchi svolgono un ruolo di indicatori di biodiversità e con l’azione di scavare delle cavità nido nei tronchi, offrono opportunità di nidificazione a diverse specie che sfruttano le cavità per riprodursi ma non sono in grado di costruirsele.

A Milano sembra che il Picchio rosso maggiore si spinga fino ai parchi del centro (Sempione, Giardini Montanelli) mentre il Picchio verde sembrerebbe confinato ai parchi di periferia. Con il monitoraggio vogliamo valutare la distribuzione dei picchi nei parchi urbani milanesi e possibilmente capire dove la specie si riproducono.

Quando e come cercarli

I picchi iniziano a marcare il territorio riproduttivo a marzo, attraverso il tambureggiamento su tronchi, preferibilmente cavi, che funzionano da cassa di risonanza (in alcuni casi anche su pali metallici).  Vanno cercati nei parchi urbani, tra marzo e giugno, preferibilmente la mattina presto, e identificati attraverso l’osservazione diretta, l’ascolto del canto e del tambureggiamento. Le osservazioni sono comunque interessanti lungo tutto il corso dell’anno.

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