I Rondoni: il comune, il pallido e il maggiore

Nome scientifico

Apus apus

Classificazione

Uccelli, Apodidi

Grado di minaccia

Minor preoccupazione (LC)

Dove vive

Nidifica in quasi tutta Europa, Nordafrica, Medio Oriente e in parte dell'Asia; sverna in gran parte dell'Africa subsahariana

Apus apus

Uccelli, Apodidi

Minor preoccupazione (LC)

Nidifica in quasi tutta Europa, Nordafrica, Medio Oriente e in parte dell’Asia; sverna in gran parte dell’Africa subsahariana

Chi sono

I Rondoni sono tra gli uccelli meglio adattati a vivere a contatto con l’uomo. Sin dal neolitico si sono adattati a nidificare sfruttando i manufatti umani, utilizzando cavità, nicchi, coppi, buche pontaie e cassonetti delle tapparelle entro cui costruire il nido. Sono uccelli migratori, trascorrono circa 6-8 mesi all’anno in giro per l’Africa sub sahariana e australe prima di ritornare alla colonia riproduttiva, addirittura allo stesso nido. Sono dei volatori eccezionali, studi recenti hanno dimostrato che il Rondone comune trascorre 10 mesi all’anno in volo continuo, senza mai fermarsi, inoltre dormono, cacciano e bevono in volo.

I rondoni sono degli insetticidi naturali, un individuo arriva a mangiare 20.000 insetti al giorno, tra cui zanzare mosche e insetti dannosi per l’agricoltura.

A Milano sono presenti tutte e tre le specie di rondoni presenti in Italia. Il Rondone comune (Apus apus) nidifica soprattutto in centro, costruendo i nidi per il 45% dei casi, sotto i coppi per il 26% nei sottotetti e solo per il 12% nelle buche pontaie.

Il Rondone pallido (Apus pallidus) è invece specializzato a nidificare nei cassonetti delle tapparelle per ben l’81% dei casi. Il Rondone maggiore (Tachymarptis melba) nidifica con una colonia sullo stadio di San Siro.

Cause di minaccia e stato di protezione

La principale causa di minaccia per i rondoni è rappresentata dagli interventi edilizi sugli edifici, che comportano la chiusura delle cavità entro cui nidificano, mettendo a rischio, sul medio e lungo termine, la conservazione delle popolazioni italiane ed europee.

Tra le specie di rondoni il più minacciato è il comune, le cui popolazioni europee sono in declino ed è considerato “Quasi a rischio” (NT) dalla Lista Rossa delle specie di Uccelli Minacciate in Europa (2021). In Italia la specie è considerata a “Minor rischio” (LC) sebbene lo stato delle popolazioni sia sconosciuto. Le altre due specie sono considerate a “Minor rischio” sia in Italia che in Europa, con popolazioni sconosciute.

I rondoni sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale, che vieta l’uccisione degli individui e la distruzione di uova e nidi durante il periodo riproduttivo.  A Milano, inoltre, il Regolamento del Benessere Animale, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 3 febbraio 2020, redatto in collaborazione con la nostra associazione per la parte relativa alla tutela di rondoni, rondini e balestrucci.  

Come riconoscerli

  1. Il Rondone comune, si distingue dal pallido per la colorazione bruna, più scura, e per la macchia chiara sotto la gola meno estesa, sebbene sia difficile
  2. Il Rondone pallido è più chiaro del comune, color caffelatte e ha una macchia chiara del sottogola più estesa, non facile da osservare in volo.
  3. Il Rondone maggiore, decisamente più grande, ha le parti ventrali e il sottogola bianchi, divisi da una pettorina marrone.

Perche' vogliamo monitorarli

La nostra associazione ha sviluppato un’ottima conoscenza sulla distribuzione, tutela e conservazione dei rondoni a Milano, nell’ambito del progetto SOS Rondoni (https://www.progettonaturaonlus.org/linee-guida-per-la-tutela-dei-rondoni-nellambito-degli-interventi-edilizi/).

Per tutelare i rondoni bisogna conoscere la localizzazione delle colonie, per essere pronti ad intervenire nel caso di cantiere che durante la riproduzione possono compromettere la nidificazione.

Per raccogliere dati utili per tutelare i rondoni bisogna individuare le colonie. Sulle Linee Guida sono indicati i metodi di monitoraggio e le colonie già note.

I dati più semplici da raccogliere sono relativi alle chiese che ancora non sono state monitorate. Le chiese potenzialmente interessanti per la presenza di una colonia sono quelle con le buche pontaie aperte e con i tetti a coppi.

È importante monitorare le chiese che hanno le buche pontaie aperte, quasi sicuramente ospitano una colonia.

Quando e come cercarli

Il Rondone comune arriva sui cieli milanesi tra fine marzo e i primi di aprile e lascia la città per ripartire verso l’Africa entro fine luglio. Il Rondone pallido compie due covate e lascia la città tra ottobre e novembre.

Dato che le due specie sono molto difficili da distinguere tra loro, il modo migliore per distinguerle è basarsi sul periodo di osservazione. Un rondone osservato da metà agosto in avanti è sicuramente un rondone pallido.

Il Rondone maggiore invece è presente sui cieli milanesi tra marzo e agosto.

Cosa fare per aiutarci?

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