Offrire cibo e un piccolo riparo agli uccelli nel corso dell’inverno nel proprio giardino o sul terrazzo è un modo semplice per aiutare questi animali a superare la stagione più difficile dell’anno.
Inoltre, può essere interessante ed anche istruttivo per adulti e bambini appostarsi nei pressi della mangiatoia e provare ad osservare e, perché no fotografare, le specie piumate che popolano la zona in cui viviamo in inverno. Sebbene nutrire gli animali selvatici sia sempre sbagliato, utilizzare nel modo corretto le mangiatoie durante il periodo invernale è un modo straordinario per avvicinarsi al mondo degli uccelli selvatici ed entrare in connessione con la natura.
Mangiatoie per uccelli fai-da-te
È possibile provare a costruire con le proprie mani delle mangiatoie riciclando creativamente materiali di recupero come bottiglie di plastica o degli oggetti inutilizzati, come le bottiglie di plastica o vetro. Per chi invece non avesse voglia di autocostruirsi la sua mangiatoia, può sempre acquistare cibo e materiale nei Garden meglio forniti.
Ecco un paio di esempi:
1. Una mangiatoia a partire da una bottiglia di recupero
È possibile utilizzare una bottiglia di vetro da posizionare capovolta su di un piccolo contenitore grazie al quale gli uccellini potranno accedere al cibo. È utile realizzare un supporto di legno per la bottiglia e unire ad essa dei cavi che permettano di appenderla.
Nel caso di una bottiglia di plastica, invece, si può pensare, ad esempio, di applicare dei fori nella plastica, in modo da far passare da parte a parte dei vecchi cucchiai di legno.
In questo modo l’impugnatura diventa un piccolo trespolo su cui gli uccelli possono posarsi. Facendo più largo il foro vicino al cucchiaio, invece, si faciliterà la fuoriuscita dei semi, che verranno raccolti nel cucchiaio in modo che i volatili possano facilmente accedervi.
2. Una mangiatoia-collana fatta di arachidi
Per realizzare una mangiatoia 100% organica e compostabile, è sufficiente reperire arachidi con la buccia (e/o pezzetti di polpa di cocco), ago e filo.
Impiegando ago e filo, come se si stesse facendo una collana di perline, si infila un’arachide dopo l’altra andando a comporre la collana. Annodando infine un capo del filo ad un ramo, il gioco è fatto e la mangiatoia è pronta!
Questa collana commestibile è irresistibile per tutte le Cince, i Picchi muratori, i Lucherini ed i Verdoni, che se ne cibano compiendo acrobazie spesso anche rocambolesche.
Ecco il video-tutorial su come realizzarla:
3. Palle di grasso su rami o cespugli. La ricetta
In alternativa alle classiche mangiatoie, è possibile predisporre delle palline commestibili da appendere direttamente agli alberi.
Le specie che preferiscono questo tipo di alimento (e che, se sei fortunato, potrai scovare nel tuo giardino/terrazzo) sono: Merlo, Storno, Cinciallegra, Cinciarella, Cincia mora, Pettirosso, Passera d’Italia, Passera mattugia, Fringuello, Verdone, Ballerina bianca, Tortora dal collare orientale, Picchio rosso maggiore, Picchio verde, Codirosso spazzacamino, Gazza, Ghiandaia.
Per prepararle occorre mescolare uniformemente:
- 0,5 kg di farina di frumento per dolci
- 1 kg di farina di mais giallo (quella della polenta)
- 0,5 kg di zucchero (meglio di canna grezzo e non raffinato).
- 4 confezioni di margarina (da 250 gr ciascuna) fusa a bagnomaria o a microonde (facendo attenzione di non portarla a ebollizione)
A questi ingredienti base è possibile aggiungere: uva passa, pezzi di mela, fichi secchi, semi di girasole, noci, nocciole o arachidi (rigorosamente non salate), riso crudo, pinoli, riso soffiato al naturale (non salato o dolcificato).
Una volta creato il composto, si andrà a formare con le mani delle tortine tondeggianti, che dovranno raffreddare solidificandosi per bene, così da poter essere appese agli alberi o sui davanzali.
Attenzione però! A differenza delle Palle di grasso che si trovano in commercio (come ad esempio alcune delle foto qui sotto), è bene non appendere il cibo con l’ausilio di una retina, ma preferire altri supporti. Gli uccelli, infatti, potrebbero impigliarsi nelle maglie facendosi del male.
Cosa prevede il menù della mangiatoia?
Bella la tradizione, ma è meglio evitare le molliche di pane! Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, infatti, i farinacei, non rientrano affatto nell’alimentazione ideale per gli uccelli.
Molto meglio semi e frutta secca: i cibi che contengono grassi e oli naturali come le arachidi, lo strutto, i semi di girasole, il burro di noccioline, sono sempre ben accetti dai volatili.
Ma se hai bene osservato l’ambiente che circonda la tua casa e hai avuto modo di scorgere le specie che lo abitano, puoi personalizzare il cibo da predisporre nelle tue mangiatoie in base agli uccelli che vivono vicino a te.
Ecco cosa prediligono alcune delle principali specie di uccelli (Fonte LIPU. Link all’articolo: t.ly/XPi1)
Tipo di cibo | Specie di uccelli |
Semi di canapa e mais tritato | Fringuelli, verdoni e cardellini |
Semi di girasole | Fringuelli, verdoni, cince, picchio muratore, frosone |
Briciole di dolci e biscotti | Pettirossi, cince, regoli, picchio muratore, fringuelli, merli, storni, capinere |
Frutta secca | Cince, picchio muratore |
Frutta fresca | Merli, tordi, storni, capinere, pettirossi, cinciarelle |
Grasso e carne | Cince, storni, pettirossi, merli e tordi |
Piccole attenzioni per la corretta gestione dei birdgarden
Consiglio 1 – il periodo giusto
L’ottimale sarebbe predisporre le mangiatoie solo per il periodo in cui c’è scarsità di cibo in natura, ovvero è bene non fornire cibo in primavera, estate e inizio autunno: gli alimenti naturali, sempre abbondanti in questi periodi, sono sempre migliori di quelli artificiali.
Consiglio 2 – la posizione della mangiatoia
Per proteggere le tue mangiatoie dai predatori, posizionale sempre rialzate dal terreno, oppure appese, meglio ancora se protette da una tettoia.
Puoi anche dotare il palo di sostegno della mangiatoia di un collare a imbuto che ostacola la scalata di gatti e topi. Meglio però non predisporre una mangiatoia se ci sono gatti liberi in giardino.
Inoltre evita di allestire la mangiatoia nei pressi di ampie vetrate riflettenti contro cui gli uccelli possono rischiare di impattare.
Consiglio 3 – la corretta gestione della mangiatoia.
Ricordati di mantenere pulita la mangiatoia e di cambiare regolarmente l’acqua dell’abbeveratoio per prevenire la diffusione di muffe o batteri che potrebbero trasmettere agli uccelli malattie anche mortali.
Inoltre, così come stagni, pozzanghere e corsi d’acqua, anche le vaschette per l’acqua del tuo birdgarden di notte potrebbero gelare. Controllale con regolarità, così da assicurarti che tutto sia in ordine e che ci sia sempre disponibilità di acqua fresca e cibo.
Consiglio 4 – un riparo sicuro o una mangiatoia naturale
Per le specie di uccelli più piccoli, come cince e pettirossi, è bene avere sempre un cespuglio o un albero vicino alla mangiatoia, per rifugiarsi in caso di pericolo.
Avendone la possibilità è sicuramente preferibile piantare in giardino piante che offrano frutti e semi (melo e pero selvatici, biancospino, carpino bianco e acero campestre,solo per fare alcuni esempi).
Molte specie di uccelli, inoltre, hanno l’abitudine di dormire in gruppo, soprattutto durante l’inverno, così da scaldarsi. Se vuoi offrire un riparo (specialmente durante la notte) ai volatili, può essere molto utile piantare nel tuo giardino cespugli, siepi e sempreverdi come alloro, viburno tino, leccio, ligustro, alaterno. In alternativa, in un angolo riparato puoi predisporre un nido artificiale o una vecchia corteccia disposta in modo da costituire un riparo.
Facci vedere i tuoi piccoli ospiti!
Seguendo questi piccoli suggerimenti e rendendo il tuo giardino/terrazza ospitale per gli uccelli, sarai ripagato con nuovi ospiti da osservare, conoscere e imparare a riconoscere.
Scattagli qualche foto e mandacela, segnalandoci dove vivi. In questo modo ci aiuterai a censire le specie ed entrerai a far parte di un nuovo ecosistema, quello di BiodiverCity!