Passera d'Italia

Citizen Science: Aiutaci a monitorare queste specie!

I passeri sono in drastico calo in tutte le città europee. In passato erano molto comuni a Milano ma oggi sono molto localizzati. Aiutaci a individuare le colonie, è importante per proteggerli.

La Passera d’Italia e la Passera mattugia
La Passera d’Italia (Passer italiae) è, insieme ai rondoni e ai balestrucci, tra le specie che si sono evolute a contatto con l’uomo adattandosi a riprodursi negli ambienti urbani. A differenza della Passera mattugia (Passer montanus) infatti, che è più frequente negli ambienti rurali, la Passera d’Italia la si può trovare anche nei centri delle più affollate città italiane ed europee. La specie nidifica sfruttando cavità di edifici, anfratti, i sottocoppi o le persiane lasciate chiuse, dove costruisce il nido costituito da un voluminoso ammasso di fili di erba secca con un ingresso laterale, più raramente nelle cavità degli alberi. La Passera d’Italia nidifica a partire da marzo e può compiere due covate. La Passera mattugia nidifica più frequentemente in campagna, nelle cavità degli alberi o in anfratti di edifici e sottotetti. La deposizione avviene a partire da aprile. Entrambe le specie sono granivore, ma durante l’allevamento dei piccoli diventano prevalentemente insettivori.

Cause di minaccia e stato di protezione
I passeri in generale hanno subito in tutta Europa un drastico calo, senza che se ne siano state individuate le cause precise. Tra le cause si annoverano la diminuzione dei siti di nidificazione, un calo delle prede, la mancanza di siepi e cespugli dove la specie usa fare dormitori. Un caso interessante è stato osservato a Parigi, dove la popolazione di passeri ha subito un calo del 50% specialmente in quei quartieri che hanno subito un processo di gentrificazione, ovvero di trasformazione da una classe sociale operaia alla piccola media borghesia. In Italia la Passera d’Italia è considerata “quasi minacciata” (NT) dalla Lista Rossa degli Uccelli Nidificanti 2019, mentre nel 2012 era considerata vulnerabile (VU). In Europa la specie, che peraltro è concentrata per lo più in Italia è indicata come vulnerabile (VU) con popolazioni in declino. La Passera mattugia è indicata come a minor rischio (LC) dalla Lista Rossa Italiana 2019 mentre nel 2012 era segnalata come vulnerabile (VU). In Europa è considerata a minor rischio (LC) con popolazioni in decremento.

Come riconoscerli
La Passera d’Italia maschio si riconosce per il vertice della testa castano, guance bianche e una pettorina nera. Il dorso è marrone screziato mentre il ventre è bianco. La femmina è beige con una stria oculare più chiara. Il maschio della Passera mattugia è molto simile ma si distingue per una macchia nera sulle guance bianche.

Passera

Perché vogliamo monitorarli
È importante comprendere la distribuzione e la presenza dei passeri a Milano per poi intervenire con delle azioni di conservazione, tipo posizionare nidi artificiali o piantare siepi e arbusti.

Quando e come cercarli
La Passera d’Italia è da ricercarsi in tutta la città a partire da marzo, mentre la Passera mattugia è da ricercare nei parchi periferici.
Di che dati abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di conoscere la localizzazione delle osservazioni, segnalando i maschi o le femmine. È importante segnalare se si osservano i nidi o maschi in atteggiamenti riproduttivi.

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